Ci sembrerà strano forse, nell'era di internet e della globalizzazione, nell'epoca in cui
si viaggia velocemente e con facilità, credere di avere ancora bisogno di Consoli e
diplomatici; pensandoci bene non vi è sostanzialmente nessuna area della vita sociale di
ognuno di noi che non abbia anche una dimensione internazionale, eppure le frontiere ci sono
ancora, così come le limitazioni ingiustificate delle libertà personali in alcune
zone della terra. Il mondo è ancora costituito da una pluralità di culture e da
una miscellanea di differenti realtà.
continua...
Al di là delle rappresentanze nelle capitali, sappiamo di avere a nostra disposizione
nelle più grandi città del mondo il nostro Console, pronto a soccorrerci e
difenderci in caso di necessità.
Il testo ricostruisce la storia della missione consolare attraverso i secoli e ne descrive
le funzioni ed i privilegi. Si propone anche l'elenco completo dei Consoli che in un secolo
e mezzo si sono susseguiti a capo degli uffici consolari presenti nel capoluogo piemontese.
Sicuramente tra i tanti nomi presenti nell'elenco cronologico qui proposto, balzeranno
all'occhio quelli appartenenti alle famiglie storiche e facoltose del Piemonte di fine
Ottocento e inizio Novecento.
Alcuni dei Consoli qui descritti risultano davvero pittoreschi, avventurieri degni di un
romanzo d'appendice. Taluni hanno sposato principesse, percorso le rotte orientali e
conosciuto porti esotici; altri hanno combattuto la guerra, subito la prigionia o vissuto
l'impegno civile. Hanno viaggiato da Torino a Bangkok, da Quito a Monrovia, da Pechino alle
Hawaii; sono uomini eccezionali, affascinanti comunicatori, abili linguisti, veri cittadini
del mondo. Operai, imprenditori, medici, tessitori, avvocati che tra famiglia e lavoro hanno
intrapreso la missione consolare facendo della propria vita un servizio per il prossimo.
Certi ricordano i personaggi eclettici rinascimentali, capaci di dedicarsi a più
attività redditizie senza trascurare la filantropia, la cultura, lo sport, l'arte.
Molti di essi si rivelarono vere figure trainanti e di riferimento per la società
piemontese.
Entrando in contatto con loro ho conosciuto personalità di
grande levatura e la galleria dei Consoli qui proposta mira a dar loro visibilità e
importanza poiché sono il primo biglietto da visita di un Paese straniero, sono il
nostro Stato all'estero ed il mondo nella nostra città.